Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa,
Francesco Petrarca
coronata da aspre montagne,
superba per uomini e per mura,
signora del mare.
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa,
Francesco Petrarca
coronata da aspre montagne,
superba per uomini e per mura,
signora del mare.
L'Acquario di Genova è l'Acquario con la più ricca esposizione di biodiversità acquatica in Europa. Il percorso espositivo mostra oltre 70 ambienti e circa 12.000 esemplari di 600 specie, provenienti da tutti i mari del mondo. Da quelle rare come i lamantini, Mammiferi marini che hanno dato origine al mito delle sirene, a quelle più note come i delfini; dai pinguini, ai grandi predatori del mare: gli squali. E poi meduse, foche e coloratissimi pesci tropicali.
Parti con noi per un viaggio che ti riempirà il cuore di emozioni e di un più profondo rispetto per il mare e i suoi straordinari abitanti.
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Quello che chiamiamo oggi Palazzo Reale è in realtà una grande dimora patrizia edificata, accresciuta nel tempo e decorata con splendore, oltre che dai Savoia nell'Ottocento, da due grandi dinastie genovesi: i Balbi (che lo costruirono tra il 1643 ed il 1650) e i Durazzo (che lo ampliarono tra la fine del Seicento e l'inizio del secolo successivo). Il palazzo è forse il più vasto complesso architettonico sei-settecentesco a Genova che abbia conservato intatti i suoi interni di rappresentanza, completi sia delle decorazioni fisse (affreschi e stucchi) sia di quelle mobili (dipinti, sculture, arredi e suppellettili). Le volte dei salotti e delle gallerie sono affrescate da alcuni dei nomi più importanti della decorazione barocca e rococò. Tra gli oltre cento dipinti esposti nelle sale si trovano opere dei migliori artisti genovesi del Seicento insieme a capolavori dei Bassano, Tintoretto, Luca Giordano, Anton Van Dyck, Ferdinand Voet e Guercino. La visita comprende l'atrio monumentale con stucchi settecenteschi, il cortile d'onore, il giardino pensile e l'appartamento nobile al secondo piano con scenografici ambienti di rappresentanza quali la Sala del Trono, il Salone da Ballo e la Galleria degli Specchi. Previa prenotazione è inoltre visitabile l'Appartamento dei Principi Ereditari detto anche del Duca degli Abruzzi fatto allestire dai Savoia al Primo Piano Nobile del palazzo: questo mirabile esempio di appartamento reale conserva ancora intatti arredi, tessuti e decorazioni ottocenteschi....
Un piccolo villaggio che si allarga come
un arco di luna attorno a questo calmo bacino....”
Ed ecco, all'improvviso, scoprirsi un'insenatura nascosta, di ulivi e castani. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino. Attraversiamo lentamente lo stretto passaggio che unisce al mare questo magnifico porto naturale, e ci addentriamo verso l'anfiteatro delle case, circondate da un bosco di un verde possente e fresco, e tutto si riflette nello specchio delle acque tranquille, ove sembrano dormire alcune barche da pesca".
Guy de Maupassant 1889 VIDEO
È la principale piazza di Genova. Situata nel pieno centro della città - ed in particolare presso l'antico sestiere di Portoria -, ne rappresenta il fulcro commerciale, finanziario ed economico, oltre ad essere principale punto di riferimento in occasione degli eventi più importanti della vita cittadina.
Eretta intorno al 1098 in un'area in cui gli scavi archeologici hanno dimostrato preesistenze d'età romana e le tracce di una prima basilica databile al V - Vi secolo; ampliata nei secoli, solenne e preziosa, la cattedrale di San Lorenzo custodisce le Ceneri di San Giovanni Battista, patrono della città, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata. A partire dal IX secolo, S.Lorenzo affiancò prima e sostituì poi, nella funzione di cattedrale, la basilica dei Dodici Apostoli, dal VI secolo dedicata a San Siro, vescovo di Genova; San Siro si trovava (e si trova tuttora) al di fuori dell'antico nucleo della città, verso Ovest. Il trasferimento della cattedrale favorì l'urbanizzazione della zona che, con la costruzione delle mura, nel 1155, e la fusione dei tre antichi nuclei urbani (castrum, civitas e burgus) divenne il cuore della città. La consacrazione a cattedrale, da parte del Papa Gelasio II nel 1118, segnò l'avvio della sua ricostruzione in forme romaniche; i fondi per i lavori arrivarono dalle Crociate, da altre imprese militari e tasse comunali. Dal 1133 la chiesa è di rango arcivescovile. Dopo l'incendio del 1296, l'edificio viene in parte restaurato e in parte ricostruito: tra il 1307 e il 1312 viene completata la facciata e rifatti i colonnati interni, con capitelli e falsi matronei, preservando le strutture romaniche ancora in buono stato; la controfacciata viene affrescata. Diversi altari e cappelle sono stati eretti tra il XIV e il XV secolo, fra cui ricordiamo almeno la cappella destinata ad accogliere le ceneri di San Giovanni Battista, nella navata sinistra, capolavoro quattrocentesco. All'anno 1455 risale la piccola loggia sulla torre nord - est, in facciata; e al 1522 quella opposta, in stile manierista. Il sagrato di S.Lorenzo, in una città senza piazze e priva di sede per il potere laico, è stato per tutto il Medioevo l'unico spazio pubblico: gran parte della vita politica e civile aveva qui un naturale palcoscenico. Nel 1550 l'architetto perugino Galeazzo Alessi, su ordine delle magistrature cittadine, progettò la ricostruzione dell'intero edificio, ma eseguì solo la copertura delle navate, il pavimento, la cupola e la zona absidale: la costruzione terminò nel XVII secolo, quando l'abside venne decorata con le "Storie di San Lorenzo" di Lazzaro Tavarone, in un tripudio di stucchi dorati. Ancora modificata nel corso dei secoli, un restauro effettuato fra 1894 e 1900 diede alla cattedrale l'aspetto che conosciamo ora, valorizzando le parti medievali, che ancor oggi la contraddistinguono. Splendidi il Museo del Tesoro, cui si accede dall'interno della cattedrale, e il contiguo Museo Diocesano.
I rolli - termine che corrisponde, in italiano moderno, a ruoli, cioè elenchi - vennero costituiti a partire dal 1576 su disposizione del Senato della Repubblica aristocratica rifondata dal principe e ammiraglio Andrea D' Oria, che attraverso la sua riforma costituzionale aveva instaurato il dominio oligarchico e il conseguente inserimento della sovranità genovese nell'orbita della Spagna. La minuziosità con cui i Rolli furono ideati e compilati, solo pochi decenni dopo la grande ristrutturazione urbanistica decisa da D' Oria - che riguardò in particolare fra il 1536 e il 1553 le mura trecentesche - costituisce ancora oggi una precisa e documentata testimonianza di quella che fu la Genova del "Secolo d'oro". Quella che era una città di armatori, mercanti e banchieri in grado di dare alla Repubblica marinara un ruolo di assoluta predominanza politico-commerciale sull'intero mar Mediterraneo, era anche un importante crocevia di prìncipi e sovrani, diplomatici e autorità ecclesiastiche.
Il nome Castello Brown deriva da Montague Yeats Brown, Console Inglese a Genova, proprietario del maniero dal 1867 al 1949. Struttura con fondamenta romane, nel 1867 il Castello è stato trasformato da Fortezza a residenza privata e nel 1961 è stato acquistato dal Comune di Portofino. La dimora, dopo i lavori di restauro conservativo, ha brillantemente ritrovato la sua naturale bellezza architettonica, scoprendo ed esaltando il fascino della posizione di assoluto dominio che il Castello Brown ha nei confronti del borgo di Portofino. Un giardino fiabesco e delle terrazze da sogno diventano, insieme alle sale interne, il luogo ideale per ospitare ed organizzare riunioni, workshop, colazioni di lavoro, cene commerciali nonché il top quality per matrimoni, ricevimenti e feste private.
Nei pressi della frazione di Comago, a poca distanza dal torrente Secca, si trova la settecentesca villa Serra-Pinelli, affiancata dalla palazzina neogotica fatta costruire nel 1851 dal marchese Orso Serra.
Il complesso architettonico è circondato da un grande parco all'inglese, anch'esso realizzato alla metà del XIX secolo, quando il marchese Orso Serra decise di operare una radicale trasformazione delle proprietà acquistate dalla famiglia Pinelli.
Con la collaborazione del marchese Carlo Cusani, imprenditore ed architetto dilettante, Orso Serra fece ristrutturare la villa e costruire la palazzina neogotica in stile Tudor e una torre medioevale. Nel parco circostante, esteso per nove ettari, con ruscelli e laghetti popolati da anatre e cigni, furono anche impiantati alberi esotici ad alto fusto.
Nel 1938, alla morte dell'ultima discendente del marchese Serra, il complesso divenne proprietà di un istituto religioso, subì gravi danni durante la seconda guerra mondiale ed ancora durante l'alluvione che colpì la Liguria nel 1970, andando incontro ad un degrado che proseguì fino al 1982, quando fu acquistato dai Comuni di Genova, Sant'Olcese e Serra Riccò, che costituirono il "Consorzio Villa Serra" per la sua gestione. Dopo i primi lavori di restauro, durati un decennio, il parco è stato riaperto al pubblico nel 1992. I lavori di restauro sono stati completati nel 2004.
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Le grotte di Toirano, in provincia di Savona, sono un complesso di cavità carsiche di rilevanza turistica, note per la varietà di forme di stalattiti e stalagmiti, per la loro estensione, per il ritrovamento di tracce dell'"Homo Sapiens Sapiens" di oltre 12.000 anni fa e resti di Ursus spelaeus di circa 25.000 anni di età. Il complesso delle grotte di Toirano è gestito direttamente dal Comune. Nelle grotte di Toirano si possono trovare impronte di uomini preistorici e di ossa di orsi che vi si rifugiarono per sfuggire all'ultima glaciazione, risalente a 30.000 anni fa.